martedì 10 maggio 2011

Mamma express

 
In questi giorni in cui sto raggiungendo dimensioni considerevoli, non posso non immaginare come possa essere la scelta dell'abito per chi decide di sposarsi... in 3.
Se non per motivazioni irrinunciabili, io mi sentirei di sconsigliarlo. Non per motivi etici o estetici, ma perché il grande stress dei preparativi e della giornata stessa poco si addicono ad una futura mammina in preda ai bruciori di stomaco e ai crampi ai polpacci. Meglio goderselo il giorno, no? Magari proprio in 3.
Per chi proprio non può aspettare, ecco qualche elegante e sfizioso suggerimento.







venerdì 6 maggio 2011

Succo di vintage concentrato: Katelyn e Andie

















Adoro i mercatini delle pulci. Purtroppo non è una tradizione delle mie zone, per cui non ho occasione di bazzicarli con continuità. Ma appena faccio un viaggio, appena metto il naso fuori della provincia nordestina, dedico almeno una mattinata a visitare un "Flea Market", per dirla all'internazionale.
Facendo un rapido conto, ho visto un paio di mercati a Milano (non ricordo i rioni, ma ricordo che deliziosamente si trovavano mutandine della nonna accanto a ricambi per la bici), Shanghai (il vero "made in china") Londra (famosissimi e ormai commerciali, vabbè), Bali, Napoli.

Kenwood, in California, mi manca. Katelyn and Andie hanno acquistato quasi tutto (abito della sposa compreso), proprio in un flea market della loro zona. Sono riusciti a ricreare un atmosfera VERAMENTE vintage. Che sfumature, che profumo di polvere! Il vintage fatto bene deve essere un'esperienza emozionale, sensoriale. Deve suscitare ricordi anche in un luogo che di ricordi ne ha pochi. Per noi italiani, che viviamno con le caviglie ancora infilate in un passato contadino e nonnesco dovrebbe essere molto più semplice, no? Almeno nell'ispirazione. La ricerca del materiale è un'altra cosa. Non disperate: le wedding planner esistono ANCHE per questo. Voi lasciatevi ispirare.


























































Trovato a poco prezzo sulle bancarelle di Project Wedding, reso intimo da Katelyn e Andie.

mercoledì 4 maggio 2011

Bridesmaids: bianco si può!

In questi giorni anche il programma tv più insospettabile si è lanciato in servizi e commenti riguardanti il "matrimonio del secolo". Sono giovani, sono fortunati, sono raggianti, sono il sogno delle favole... ma in carne ed ossa. Diciamo che nelle favole il principe ha più capelli... ma gli occhi innamorati di Will hanno fatto dimenticare qualsiasi difetto.
Non ci posso credere, ci sono cascata anche io, sto spettegolando alla "pomeriggio sul 5"!

Di tutti i commenti più o meno utili che ho sentito, uno in particolare si è ripetuto a cadenza regolare ed è stato sostenuto ogni volta. Spero che almeno Enzo, nello speciale che ha preparato, spieghi al popolo dei commentatori ignoranti che: per le damigelle, bianco si può!

In Italia NO.
O meglio: nell'Italia cattolica in cui deve spiccare il bianco della sposa pura e illibata meglio evitare che questo colore si ripeti negli abiti delle damigelle (o delle invitate). Il matrimonio è stato però celebrato in un altro paese, per chi non si fosse accorto. Le bridesmaids in Inghilterra hanno un significato diverso: le amiche o parenti più strette che accompagnano amorevolmente la sposa nel suo giorno più bello e fungono da sfondo cromatico per le foto. La scelta del loro look è più legata al colore dei tovagliolini che alla castità della sposa.
Ecco qualche esempio di damigella candida direttamente da Oncewed, uno dei siti-guru.
Qui ad esempio hanno voluto esagerare: damigelle e testimoni che si "confondono" con gli sposi.


lunedì 2 maggio 2011

Idee: un matrimonio fresco e salutare

















Sto pensando ad un ritocchino, qua e là. Lo dico ma non so nemmeno come distinguerli: filler, laser, peeling... Sono contenta di conservare questa ingenuità di fondo. Mi fa sentire meno "bisognosa" e più attenta nelle scelte. Ci avevo pensato anche prima del matri ma poi, presa dai preparativi, il tempo mi è sfuggito di mano. Ho ripiegato per un leggero sbiancamento dei dentoni (casalingo ma d'effetto, lo consiglio!) e devo dire che le foto hanno ringraziato. No, non mi vergogno di dire cosa ho fatto o vorrei fare per migliorare il mio aspetto: in fondo se non lo dici e nessuno se ne accorge, hai buttato i soldi, no? Quindi tanto vale.
E poi ricordiamoci, la salute è quello che conta.

Di qui a "una mela al giorno toglie il medico di torno" il passo è breve. Ho cercato degli spunti per un matrimonio, fresco, giovane, giovanissimo. Ispirata dalla bella panza di Vittoria, che nel frattempo ha ricevuto il fatidico anello!
Loro hanno un budget piccolo-piccolo, vista l'età e le spese (ben più prioritarie) relative all'erede. Quanto costerà un furgoncino di mele, rigorosamente verdi?
Intanto perdiamoci in questo tripudio di allegria, per i particolari c'è tempo.







































 




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