venerdì 25 marzo 2011

A mali estremi estremi rimedi

Sono tutto tranne che una desperate housewife. Sono una di quelle che riordina solo se ci sono ospiti in arrivo... orrore! Nessun verrà più a trovarci.
Non è che non ci provo: i sensi di colpa ogni tanto mi spingono a prendere di mira uno scaffale, una stanza... e la tiro a lucido. Poi la mia mancata metodicità mi frega. Per fortuna che mi sono sposata una persona, se possibile, ancora più disordinata di me, per cui non si lamenta. Per giustificarci a vicenda diciamo che se avessimo meno interessi saremmo più presentabili ma anche più noiosi.
Per tentare di arginare il problema, visto che sto pensando all'arredamento della nuova casa, penso che opterò per colori polverosi. Che tra l'altro sono i miei preferiti. Di necessità virtù!
Per stare in tema di polvere, guardate cosa ho trovato su 100 layer cake: decorazioni per tavolo molto polverose!
Un po' di lavoro lo fanno le foto, molto lo fanno la scelta dei fiori: secchi, recisi o succulenti, in un mix riuscito.






































Spilline personalizzate, mini-lavagne con minigessetti: tutto da copiare!







































Mi stuferò mia del lino, la carta da pacchi, la garza?




Shake it!

Oggi niente matrimoni. Sono in stand-by e mi prendo una pausa da tutto. Prima di buttarmi a capofitto nella mia ultima fatica.

Fame, fame, fame! Forse perché il gine mi ha detto che non sono ingrassata troppo anzi, che ho una crescita lineare perfetta? Non per aproffittare troppo di questo momento di gloria ma, visto che oggi ho un po' di tempo, vorrei preparare qualcosa di buono. Su design sponge le ricette sembrano esercizi di grafica, con il risultato che alle 9:34 ho già voglia di involtini vietnamiti e sandwich alle uova... Ok, meglio optare per qualcosa di più appropriato. Molto americano ma semplicissimo e adattabilissimo, basta dosare gli ingredienti senza esagerare con i grassi.
Sistemate in un frullatore a colonna, per ogni persona:

-mezzo bicchiere di latte
-una pallina di gelato al cocco
-una pallina di gelato al cioccolato
-un cucchiaino di fiocchi di cocco disidratato
-un cucchiaino di petali di mandorle



Versate in un bicchierone alto, per sentirvi in una sit-com, e spolverate il milk shake con la frutta secca. Manca solo una cannuccia colorata... buon appetito!

martedì 22 marzo 2011

Matrimoni dal vero: doppia proposta

Oggi doppio matrimonio, doppia emozione. un po' per farmi perdonare della lunga assenza, un po' perchè il tema è lo stesso. 
Non sopporto (e qui spero che nessuna si identifichi con questa affermazione) quelle sposine che, raccontandomi dei loro sogni per il grande giorno, iniziano con “voglio qualcosa di molto semplice”...
Cosa significa? Tutto e niente. Soprattutto se poi le scelte non rispettano i propositi di semplicità, e mi vedo arrivare abiti infiocchettati, accostamenti “regali” tipo panna-bordeaux, bomboniere scintillanti, addobbi floreali da mille e una notte...

Volete veramente qualcosa di -molto semplice-? Abbiate il coraggio di presentare ai vostri ospiti la vera semplicità, quella che fa rima con linearità, purezza delle forme, a volte povertà dei materiali. Può sembrare rischioso, lo so, ma i risultati sono emozionanti... e li potete vedere qua sotto.






















Jenny e Kevin avevano a disposizione la fattoria di famiglia, con annessa stalla. 
Hanno puntato su fiori veramente semplici, raccolti nella campagna circostante, il lino che più grezzo non si può (ma con i nomi degli sposi ricamati, una schiccheria), un menù da ristorante biologico, leggero ma fresco e sfizioso.









 












 



































Anche per Caroline e Christopher la scelta è ricaduta du un delizioso ricevimento all'aperto. Campestre ma delicato. Piume e animaletti stilizzati per sottolineare la freschezza del matrimonio. Erbe di campo e dettagli molto italiani (e golosi) per decorare i tavoli. Spuntini direttamente dall'orto. Easy, elegante, eco.













































Spulciati entrambe su Snippet and Ink, resi coraggiosamente semplici da Christopher, Caroline, Jenny e Kevin.

martedì 15 marzo 2011

Real wedding: J+J

A volte un piccolo dettaglio cambia tutto. Io come al solito mi lascio affascinare dalla bellezza particolare di alcune spose. Questa sembra una bambolina di porcellana, ma nella vita di tutti i giorni è un'agguerrita avvocata. Sarei passata oltre "un altro matrimonio americano con tanto bianco e poca poesia". Poi ho visto il dettaglio che fa la differenza: il tema volatile. Lo adoro! Non l'ho utilizzaro al MIO matrimonio perchè mio marito, forse giustamente, mi disse che non sarebbe stato capito. 
Qui è il tocco che infonde tenerezza all'evento, che altrimenti sembrerebbe una cerimonia un pò freddina fra due giovani, bellissimi, sistematissimi rampolli asiatici.
I passerotti all'ucinetto sono stati presi su etsy ma sono sicura che a ben cercare si troverebbero delle manine di fata molto più vicino a noi. 
Il bianco -altrimenti troppo bianco- dei tavoli è impreziositoda una cascata di cristalli. Troppo demode? Si, ma non lasciatevi ingannare, in questo caso il wedding planner  Pink by Echo, ha voluto riprendere il motivo dei monumentali lamapadari. 
Trovato su Chenin Boutwell Studio , reso smagliante da Jenn e Johnatan 



giovedì 10 marzo 2011

Liebster blog: evviva Sant'Antonio!

Lo so, in ritardo, in ritardissimo, ma adempio con piacere ai miei doveri di blogger.
Ho accettato con sorpresa e gratitudine un premio tutto virtuale ma comunque emozionante:


Ad assegnarmelo è stata una veterana della blogosfera e del mestiere di wp, che leggevo senza farmi notare e che meriterebbe un premio solo per il nome che si è scelta:

 
Lei di certo non ha bisogno di pubblicità. La ringrazio di aver scelto di pubblicizzare Blog freschi freschi, ancora poco conosciuti. Altra cosa che mi ha fatto piacere è conoscere e frequentare le pagine delle altre nominate. Si, forse è una catena di Sant'Antonio, ma la condivisione di idee, impressioni, la contaminazione reciproca è talmente SANTA e rara, che questa volta sono felice di aderire.
Per par condicio, 2 italiane e 2 no.
Ho dunque scelto di nominare innanzitutto il blog di Ago, che mi fa puntualmente venire l'acquolina in bocca, grazie alla qualità delle foto e la simpatia dei testi.


In secondo luogo è anche rappresentante di una larga fetta delle mie lettrici, le foodblogger... Credo che capitino sul mio blog a causa del titolo ma, il fatto che ci restino, per una golosa come me, come mi fa piacere!

Altro blog sognante nelle foto ed estremamente ricercato nei testi è quello di Zaira. Ha un gusto innato, condivide con me due passioni: matrimoni e arredamento. Insomma, è una di quelle con cui mi sento in affinità elettiva.

 Nessun wedding blog? Quelli italiani sono pochi e molto premiati. Nomino spesso le veterane, per cui ho pensato di premiare 2 personcine di cui ammiro la cura e la ricerca del dettaglio perfetto. Non trattano di matrimoni "completi", ma lavorano come sartine a cucire dettagli quasi invisibili, quelli che fanno la differenza: l'accostamento dei colori, delle forme, delle idee.



  
I know, i'm late, but with pleasure I fulfill my duties as a blogger.
I accepted with gratitude and surprise an entirely virtual prize but still exciting.

No wedding blog? Those Italians are very few and very appointed. The veterans are frequently mentioned, so I decided to reward two person to whom I admire the care and the search for the perfect detail. Do not deal with weddings "complete", but work as seamstresses to sew details almost invisible, those that make the difference: the combination of colors, shapes, ideas.






Tutti sanno che gli angeli sono farfalle


Cosa fa fondamentalmente una Wedding Blogger? Una che non è ancora riuscita, o non ha intenzione, di trasformare la sua passione in un mestiere e quindi che non ha ancora lavori originali da mostrare?
Me lo sono chiesta dopo aver letto un costruttivo post di Laura, che io chiamo affettuosamente "la mia guru". La risposta è stata molto semplice: fornisce materiale per i sogni. 
Mette a servizio la sua pazienza, il suo buon gusto, il lavoro di spulcio delle immagini, di accostamento di idee, colori, forme... per creare un post che "faccia sognare". 
Poi ognuna ha i suoi gusti, e questo è anche il bello del gioco. Io vedo i Blog come una rivista infinita ed internazionale, dove ognuno legge e guarda gli articoli che gli interessano, mentre sfoglia con meno cura quelli che non incontrano le sue note. Qui voglio essere sintetica, ma è un discorso che mi ha preso molto, magari lo approfondirò più avanti.
Appunto per stare in tema, vorrei semplicemente indicarvi una stilista che, pur essendo molto conosciuta nei paesi anglosassoni, poche di voi avranno preso in considerazione. Se vi piacciono i tripudi di fiori, gli abiti super-femminili e un'aria leggermente retrò, non perdetevi Claire Pettibone. Io la sbircio volentieri per i prendere anche solo un particolare dei sue spumose creazioni. Qui però vi posto un assaggio delle sue collezioni di intimo... eh si, è passato un mese dall'ultimo post piccantino.

Queste collezioni sono molto diverse ma seguono la stessa filosofia: "sexy senza dover per forza ostentare cm di pelle". Come dice Philippe Daverio "tutti sanno che gli angeli sono farfalle"... Proprio Butterfly si chiama questa collezione. Ok, forse un po' troppo optical per passare inosservata sotto un'abito bianco ma, immaginate come farete impazzire il neo-maritino indossando questi sfiziosi completini in luna di miele.















Molto più bridal, curiosamente casta e sensuale è invece Luxury lingerie, che propone un intimo sposa classico tutto pizzi e colori pastello. 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...