Oggi doppio matrimonio, doppia emozione. un po' per farmi perdonare della lunga assenza, un po' perchè il tema è lo stesso.
Non sopporto (e qui spero che nessuna si identifichi con questa affermazione) quelle sposine che, raccontandomi dei loro sogni per il grande giorno, iniziano con “voglio qualcosa di molto semplice”...
Cosa significa? Tutto e niente. Soprattutto se poi le scelte non rispettano i propositi di semplicità, e mi vedo arrivare abiti infiocchettati, accostamenti “regali” tipo panna-bordeaux, bomboniere scintillanti, addobbi floreali da mille e una notte...
Volete veramente qualcosa di -molto semplice-? Abbiate il coraggio di presentare ai vostri ospiti la vera semplicità, quella che fa rima con linearità, purezza delle forme, a volte povertà dei materiali. Può sembrare rischioso, lo so, ma i risultati sono emozionanti... e li potete vedere qua sotto.
Jenny e Kevin avevano a disposizione la fattoria di famiglia, con annessa stalla.
Hanno puntato su fiori veramente semplici, raccolti nella campagna circostante, il lino che più grezzo non si può (ma con i nomi degli sposi ricamati, una schiccheria), un menù da ristorante biologico, leggero ma fresco e sfizioso.
Anche per Caroline e Christopher la scelta è ricaduta du un delizioso ricevimento all'aperto. Campestre ma delicato. Piume e animaletti stilizzati per sottolineare la freschezza del matrimonio. Erbe di campo e dettagli molto italiani (e golosi) per decorare i tavoli. Spuntini direttamente dall'orto. Easy, elegante, eco.
Spulciati entrambe su Snippet and Ink, resi coraggiosamente semplici da Christopher, Caroline, Jenny e Kevin.
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